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venerdì 8 aprile 2011

LA STRUTTURA DEL SITO

struttura ad albero di un sito internet
La struttura di un sito internet è un elemento importante per ottenere risultati soddisfacenti nel posizionamento in Google.
Alcuni tra i principali motori di ricerca, infatti, interagiscono con la struttura del nostro sito internet valutandone, secondo alcuni canoni, la corretta  configurazione.
Fondamentalmente questi canoni riguardano i link, i livelli in cui è suddiviso tutto il sito, l’organizzazione delle differenti pagine.
Andiamo a vedere le principali tecniche da tenere in cosiderazione per un SEO:
1)      Struttura del sito ad albero: Partendo dalla home page, occorre dividere e raggruppare i contenuti del sito internet in directory specifiche (che identifichino l’argomento trattato dalle pagine inserite) legate direttamente alla Home page. Se le pagine sono numerose è possible realizzare delle homepage di livello secondario, a cui legare poi le strutture ad albero relative, come mostrato in figura.
2)      Profondità del sito per un massimo di 3 click: qualsiasi pagina dovrebbe essere raggiunta dall’utente con un massimo di 3 link partendo dalla home page o dale home page di livello secondario. Infatti alcuni motori di ricerca, a quanto pare, arrivati ad una profondità di 3 link non vanno oltre e quindi tutte le pagine presenti in livelli successivi potrebbero non essere indicizzate.
3)      Link testuali: è sempre meglio evitare che i link tra le pagine interne del sito siano realizzati da sole immagini. Questo per due importanti motivi: a) I motori di ricerca, a volte, seguono solo i link testuali; b) I link testuali, realizzati con una parola chiave, inerente al contenuto della pagina a cui è legato il link stesso (link: Tecniche SEO se la pagina che si apre tratta appunto di tecniche di search engine optimization)  sono molto graditi ai motori di ricerca, in quanto li aiutano a comprendere l’argomento di cui tratta tutto il sito internet.
4)      Link civetta: quando è possible fai in modo che il cliente venga spinto a “curiosare” in altre pagine del sito internet, tramite link civetta (per esempio i link delle news di yahoo.com). In questo modo aumenta il numero assoluto di pagine visitate dagli utenti e la permanenza media sul sito per ogni visitatore. Entrambe queste voci sono valutate positivamente da Google, perchè servono a comprendere l’interesse dimostrato dagli utenti rispetto ai contenuti consultati (se un sito internet viene abbandonato dagli utenti dopo pochissimi secondi può voler dire che non ha contenuti interessanti).
5)      Struttura dei link chiara: organizza i link delle pagine per categoria,  in modo che per gli utenti del nostro sito non sia difficile, comprendere il percorso da realizzare per arrivare ai contenuti ricercati. Questo rende il nostro sito internet più appetibile e potrebbe fidelizzare gli utenti invogliandoli a tornare a consultare i nostril contenuti.
6)      Link density: per ogni pagina del sito conviene considerare, al massimo, un totale di 50 link (sia che rimandino a pagine esterne, sia che rimandino a pagine interne al sito), per semplificarne la struttura e la navigazione da parte dell’utente.
7)     Sitemap: una pagina sitemap non è altro che un elenco strutturato ed organizzato dei link delle pagine del nostro sito internet. Realizzare una sitemap vuol dire permettere sia a Google si analizzare meglio il nostro sito internet, sia agli utenti di orientarsi facilmente tra le nostre pagine (soprattutto per siti con numerosi contenuti).
8)      Evitare implementazioni flash e javascript: E’ consigliabile adottare un linguaggio semplice in html e css, in quanto, a differenza degli altri linguaggi,sono assolutamente compatibili con i motori di ricerca e vengono per questo rilevati e considerate per l’indicizzazione. Alcuni elementi per esempioi in flash non vengono proprio visti dai motori di ricerca.
9)      Contenuti leggeri: se il nostro sito contiene immagini è importante dimensionarle correttamente in modo da non appesantire il sito stesso. Tutti gli elementi che possano rallentare l’apertura delle nostre pagine internet, infatti, sono da evitare. Google infatti calcola anche il tempo di aperture delle pagine e questo influisce sul posizionamento nella serp.  
10)  Link tra le pagine: la struttura dei collegamenti tra le pagine interne deve essere semplice ed intuitiva. Anche se ci sono opinioni discordanti a riguardo, il mio consiglio è di legare, per quanto possibile, le pagine del nostro sito tramite parole chiave evidenziate in grassetto, contenute nei testi delle pagine stesse (come avviene spesso nei blog).



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